(ovvero di cosa siamo fatti)

Siamo più o meno tutti abituati a fare riferimento al nostro peso corporeo… vi rivelo un segreto:
Il peso segnato dalla vostra bilancia è l’ultimo dei vostri problemi!

Il nostro organismo è composto da molteplici tipologie di tessuti, composti a loro volta da cellule, molecole, atomi… tutto riconducibile a un semplice concetto: il tessuto metabolicamente attivo e le riserve energetiche!

BW = BF + FFM (body weight = body fat + free fat mass)

Nella composizione della cosiddetta “massa magra”  possiamo tenere conto dell’ acqua (indicata con TBW) che a sua volta si distingue in intra ed extra cellulare e che corrisponde circa al 60% del nostro peso corporeo, della massa proteica (PM) principale indicatore metabolico (intorno al 17%), della componente minerale MM (circa 5%) ed il glicogeno muscolare Gn (circa 1%).

Più siamo in forma minore è la massa grassa e maggiore quella magra quindi minori depositi di grasso e maggior consumo energetico-metabolico (ecco spiegato in pratica cos’è il METABOLISMO volgarmente detto: i vostri muscoli!)

Capite quindi quanto può diventare interessante tenere monitorato l’andamento della vostra composizione corporea in funzione del vostro allenamento e dell’alimentazione.

Esistono diversi metodi utilizzati per la misurazione della composizione corporea, alcuni estremamente avanzati e costosi, altri più accessibili ai comuni mortali; tralasciando il metodo diretto (cioè l’autopsia) per ovvie ragioni e quelli indiretti (attivazione neutronica, risonanza magnetica RMN, tomografia computerizzata TAC, assorbimetria fotonica a doppio raggio DEXA, pesata idrostatica e misurazione del potassio) per gli alti costi, ci concentriamo sui metodi doppiamente indiretti, come la plicometria e la bioimpedenziometria (BIA).

La plicometria misura attraverso uno strumento manuale simile a un pinza (plicometro) lo spessore della cute e stima quindi attraverso il rilevamento di una certa quantità di cosiddette pliche la nostra percentuale di massa grassa sottocutanea.

Il vantaggio è che risulta un metodo molto diretto, gli svantaggi sono l’elevato livello di errore umano nella rilevazione e la mancanza assoluta di rilevamento del grasso viscerale e intramuscolare.

La BIA (analisi bio impedenziometrica) risolve questo problema e si rivela come un ottimo compromesso vantaggi-svantaggi nella rilevazione anche di medio alto livello, soprattutto nei modelli recenti tecnologicamente più evoluti.

La BIA funziona in pratica calcolando le diverse resistenze del nostro corpo nelle sue diverse componenti facendo passare una lievissima e innocua corrente dalle nostre estremità.

Numerosi sono i parametri misurabili, ma i fondamentali rimangono quelli da noi espressi prima.

Un appunto importante per evidenziare quanto poco rilevante diventi un parametro di riferimento come il BMI (body mass index) altrimenti conosciuto come indice di massa corporea, molto utilizzato dai medici ma che in realtà si riferisce esclusivamente al rapporto peso altezza (BMI = peso in kg del soggetto diviso altezza al quadrato espressa in mt):

BMI CONDIZIONE
< 16.5 GRAVE MAGREZZA
16-18,49 SOTTOPESO
18.5-24,99 NORMOPESO
25-29,99 SOVRAPPESO
30-34,99 OBESITÀ CLASSE I (lieve)
35-39,99 OBESITÀ CLASSE II (media)
> 40 OBESITÀCLASSE III (grave)

É facile comprendere che un atleta di 80 kg alto 1.75 cm con un massa grassa BF del 6% (decisamente bassa) non sia paragonabile al sig. Rossi di 80 kg e 1.75 cm ma con massa grassa del 20% anche se ambedue hanno la medesima BMI cioè 26.12 quindi SOVRAPPESO!

Stesso discorso per una ragazza che potrebbe avere una BMI decisamente bassa o normopeso ma avere una ripartizione corporea sbilanciata e la classica forma a pera!

Ricordate quindi sempre che è importante conoscere i nostri parametri ma è ancora più importante saperli interpretare!

Enrico Roseo | Personal Trainer